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Lascito Testamentario
Risposte alle domande più frequenti
In caso di assenza di parenti entro il sesto grado l’intero patrimonio andrà allo Stato
Tutti possono disporre dei propri beni per testamento, a esclusione di coloro che al momento della redazione del testamento erano incapaci di intendere e di volere, dei minori e degli interdetti per infermità mentale.
In tali casi il testamento eventualmente redatto può essere annullato su richiesta di colui che vi abbia interesse.
Sì. I beni specifici o la quota del patrimonio espressamente indicati nel testamento saranno devoluti ai soggetti individuati dal testatore, secondo la cosiddetta “successione testamentaria”.
Il restante patrimonio, qualora vi sia, andrà agli eredi legittimi secondo le disposizioni di legge che regolano la cosiddetta “successione legittima”
In assenza di testamento, il patrimonio è diviso tra gli eredi in base alle quote spettanti, come previsto dal codice civile. I familiari che ereditano per legge sono: coniuge, figli, fratelli (se mancano i figli), ascendenti (se mancano i figli) o altri parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi).
Sì. Qualunque situazione familiare si abbia, è sempre possibile destinare una parte della propria eredità, la cosiddetta “quota disponibile”, a soggetti diversi.
Non necessariamente. Il testamento olografo può essere redatto da chiunque lo desideri e sia in grado di scrivere. Sarà necessario rivolgersi al notaio nel caso in cui si intenda o si debba redigere un testamento pubblico.
Sì, ma soltanto nella forma del testamento pubblico, recandosi da un notaio.
Sono i cosiddetti “legittimari”: il coniuge, i figli (in caso di loro premorienza, i figli dei figli), e i genitori legittimi in caso di assenza dei figli. Costoro hanno in ogni caso diritto a una quota di eredità, la cosiddetta “quota di legittima” o quota indisponibile.
Sono eredi legittimi coloro ai quali è dovuta l’eredità in assenza di testamento (coniuge, figli e parenti entro il sesto grado). Sono legittimari coloro i quali, in presenza di testamento, hanno comunque diritto ad una quota che li tuteli in virtù della parentela molto prossima.
Il legato consiste nell’attribuzione di un bene determinato come una somma di denaro, un immobile, un’opera d’arte. L’eredità invece riguarda l’intero patrimonio o sue quote.
Qualsiasi persona fisica o giuridica, incluse le organizzazioni non profit come VISPE
È sempre possibile modificare le proprie volontà.
Si può inoltre sostituire un testamento olografo con uno pubblico e viceversa. Nel caso in cui si voglia cambiare radicalmente il proprio testamento è bene scrivere “revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria” oppure “il presente testamento sostituisce e annulla i precedenti e in particolare il testamento redatto in data…”.
Se invece si tratta di modeste variazioni o di integrazioni, è bene scrivere “a integrazione (o parziale modifica) di quanto da me disposto in data…”.
In primo luogo è opportuno depositare il testamento presso un notaio per avere la certezza che il testamento sia reso noto (pubblicazione del testamento) quindi indicare nello stesso testamento un esecutore testamentario, ossia una persona di fiducia alla quale si avrà cura di esprimere in vita le proprie volontà.
Il testamento produce effetti giuridici solo dopo la morte del testatore e con la pubblicazione da parte di un Notaio.
No. E’ consigliabile quando la propria situazione patrimoniale è particolarmente complessa e le disposizioni
testamentarie sono molto articolate.
Non necessariamente. Deve essere soprattutto una persona di fiducia del testatore
No. L’originale del testamento olografo può essere custodito da qualunque persona di fiducia del testatore.
È importante che dopo la scomparsa del testatore, il documento sia consegnato ad un Notaio che provvederà alla sua pubblicazione
E’ il testamento scritto interamente di proprio pugno, è essenziale l’apposizione della data e la firma. Dovrà essere conservato in luogo sicuro, meglio se consegnato ad una persona di fiducia o ad un Notaio.
E’ il testamento dettato al Notaio. Il testamento pubblico è conservato dal Notaio nei propri atti.
I fondi raccolti grazie ai lasciti sono destinati ai progetti che Vispe realizza nei paesi dove opera con suoi volontari.
Può per esempio venderli per finanziare i suoi progetti.
No. Non sono soggette ad alcuna imposta.
Sì. Il premio dell’assicurazione sulla vita non fa parte del patrimonio ereditario e può essere destinato a
un’organizzazione non profit come Vispe.
Sì. Tutte le informazioni o i chiarimenti forniti dal personale Vispe in materia di lasciti o altre forme di donazione rimarranno strettamente riservati.
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