Se ne è andata la nostra Sorella Bianca, in modo così improvviso da non lasciarci neanche il tempo di rendercene conto! Le abbiamo detto “ciao” quando è salita sull’ambulanza che era venuta a prenderla per portarla al Pronto Soccorso e poi non l’abbiamo più sentita parlare: era andata in Paradiso.
Cosa avrà vissuto in quegli ultimi momenti… Forse qualche parola avrebbe voluto dirci ancora… tutte, giovani e meno giovani, abbiamo pianto.
Sorella Bianca è stata la nostra prima Sorella. La più piccola Comunità è iniziata con lei. E’ a lei che il nostro Padre Fondatore Don Cesare Volontè, aveva proposto un tipo di vita secondo il Vangelo e lei l’aveva accolto come dalla Voce di Dio e vi aveva corrisposto con tutte le sue forze. Era l’ideale di una vita povera, semplice e di condivisione coi poveri… di ricerca di Dio, di tanta preghiera e solitudine con Dio.
L’inizio fu in una povertà estrema: Don Cesare le aveva cercato un locale in una cascina. Si trattava di un granaio vuoto in quel momento. Il fittabile e la moglie erano persone di fede, e conoscendo molto bene Don Cesare, avevano accettato di accogliere questo inizio di vita religiosa. Qualche volta facevano trovare un po’ di minestra calda alla nostra Sorella che si manteneva con lavori umili presso qualche famiglia. Non c’era acqua nel granaio e la luce… era la candela. Ma lei era sempre serena; la vedevamo serena quando passava in bicicletta per venire alla messa in paese anche col freddo dell’inverno. Una vita impossibile se non come risposta alla chiamata di Dio che sa fare cose belle pur nella fragilità delle Sue creature.
Di fatto è stata la prima Sorella della nostra Comunità ed ha insegnato a tutte noi quello che stava vivendo, prendendoci così come eravamo, quando bussavamo alla sua porta, chiedendole di poter condividere questo suo tipo di vita.
Con l’aiuto del Padre per tanti anni si è presa sulle spalle la fatica di formarci a questo ideale. Ed è per questo che noi non finiremo mai di esserle grate, di esserle riconoscenti e di sentirla come lo strumento di cui Dio si è servito per iniziare questa Sua piccola famiglia.
Questa piccola famiglia capace di creare così dove vive in Italia come nelle missioni che negli anni sono nate, di creare quel filo rosso che raggiunge Dio anche da angoli sperduti dell’Africa, del Nepal, del Brasile… proprio come da quel locale-granaio di allora.
Sorella Bianca aveva un carattere forte, non sempre facile da comprendere nella sua severità, nella sua forza che ha avuto nell’aiutarci a smussare i nostri caratteri, temperamenti, per portarci a Dio, per portarci ad una vita di consacrazione seria e totale.
Era una ragazza come le altre, aveva 20 anni, cresciuta in un paese della Bassa milanese, in una famiglia calda di affetto: il papà. la mamma, il fratello, due sorelle, gente modesta come possibilità economiche, gente di fede. Era benvoluta anche dalle suore del suo paese. E così si è portata questo bagaglio famigliare per dare una mano a tutte noi. Era anche un carattere vivace e si trovava bene nell’educazione della gioventù. In questo senso ha aiutato anche tutte noi a stabilire un rapporto di familiarità evangelica, di evangelizzazione coi giovani, dei bambini che incontravamo nei nostri paesini e nei cascinali. Li abbiamo tutti rivisti questi ragazzi ormai nonni, con commozione, il giorno del funerale di Sorella Bianca. Tutti ricordando i bei tempi, i momenti formativi vissuti insieme nelle baite in montagna o anche momenti di lavoro come per esempio le raccolte di carta nelle portinerie di un quartiere di Milano, qualche piccolo spettacolo musicale sempre per raccogliere aiuti per la missione.
In occasione poi di questo averci lasciato per ritornare alla Casa del Padre, anche dall’Africa sono arrivate parole di ricordo molto belle, perché anche là aveva seminato il buon seme della fraternità, della cordialità, della fratellanza evangelica.
Così noi, Suore del Carmelo come siamo chiamate ad Appiano Gentile, Piccole Apostole di Gesù ricordiamo la nostra sorella Bianca e preghiamo per lei; chiediamo a chi leggerà queste parole di pregare per lei che sicuramente dal cielo continuerà ad aiutarci ed essere sempre in mezzo a noi.
Ringraziamo il Parroco Mons. Erminio per le sue parole di incoraggiamento a conclusione della celebrazione e tutta la Comunità parrocchiale di Appiano Gentile che ha partecipato e condiviso questo nostro momento di dolore, i volontari, i laici che l’hanno conosciuta e ora creano con noi una famiglia.
Le sorelle Piccole Apostole di Gesù